“Ridare voce a chi per definizione è senza voce (infante) ma non per questo deve essere ignorato, sfruttato o circuito. Riconoscere il valore delle parole dei bambini e i loro bisogni, ma soprattutto proteggere i diritti fondamentali di cui sono portatori”: è questo, secondo Giovanni Baggio, presidente dell’Aiart nazionale, l’impegno che la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi sollecita a mantenere quotidianamente in ogni ambito. “E’ necessario un impegno concreto e condiviso nell’ascolto dei più giovani per restituire loro tutela e reali opportunità di crescita anche nel nuovo mondo digitale – afferma -: ripristinando una giusta gradualità nell’accesso alle tecnologie, evitando di esporli ai consumi eccessivi dei media e di lasciarli soli dietro allo schermo di un computer dove possono nascondere la loro fragilità e rabbia. Sono troppe le situazioni di abbandono nel mondo digitale e i rischi concreti, segnalati dall’Associazione cittadini mediali, che necessitano di essere indagati, riconosciuti, nominati, affrontati e che non possiamo permettere si consumino nell’indifferenza”. “Ritroviamo nella voce dei bambini la speranza del futuro – prosegue -, riflettiamo sul patrimonio più prezioso del genere umano per metterlo nelle condizioni di crescere serenamente e affacciarsi al mondo in modo sicuro, sotto la guida esperta di adulti maturi ed equilibrati. Un appello già lanciato nel recente volume dell’associazione ‘Ridare voce all’Infanzia’ per rimettere i bambini al centro delle attenzioni e degli interessi (non quelli economico- commerciali! ) del mondo degli adulti”.