Domani, venerdì 21 novembre, alle ore 16, presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro, nella diocesi di Napoli, si terrà un incontro – “‘Luca Fapresto’ e l’era dell’intelligenza veloce” – dedicato a un dialogo inatteso e sorprendentemente attuale: quello tra Luca Giordano, detto “Luca Fapresto” per la rapidità straordinaria della sua pennellata, e la nuova stagione dell’intelligenza artificiale, capace di elaborare e produrre contenuti con una velocità che segna profondamente il nostro tempo.
Il titolo dell’appuntamento mette in relazione due epoche lontane, ma accomunate da una stessa tensione creativa: il Seicento napoletano, in cui Giordano incarnò l’idea di un fare artistico rapido e intuitivo, e il XXI secolo, attraversato dall’“intelligenza veloce” delle tecnologie digitali.
Il tema è sintetizzato nel trittico “Arte, tempo, tecnologia”: l’arte di Giordano come paradigma di inventiva e libertà; il tempo come misura condivisa tra gesto pittorico, ritmo musicale e algoritmi; la tecnologia come nuovo spazio di relazione e conoscenza.
Interverranno Raffaella Ambrosino (soprano), Antonio Ascione (filosofo), Dario Ascoli (musicologo), mons. Doriano Vincenzo De Luca (giornalista) e Laura Giusti (storica dell’arte).
L’iniziativa intende offrire una riflessione interdisciplinare sulla continuità profonda tra creatività umana e innovazione tecnica, nel cuore simbolico della città e sotto lo sguardo di San Gennaro.