Commercio di armi: associazioni in Tribunale, ricorso per annullare i contratti di Leonardo Spa con Israele

Un’azione legale senza precedenti è stata depositata il 29 settembre 2025 al Tribunale civile di Roma da un gruppo di associazioni – AssoPacePalestina, A Buon Diritto, Attac Italia, Arci, Acli, Pax Christi, Un Ponte Per – insieme alla cittadina palestinese Hala Abulebdeh. Assistiti dagli avvocati Luca Saltalamacchia, Veronica Dini, Michele Carducci e Antonello Ciervo, i ricorrenti chiedono che vengano dichiarati nulli i contratti con cui Leonardo Spa, partecipata dallo Stato italiano, ha fornito armi e tecnologie militari a Israele. L’iniziativa si fonda sulla presunta violazione dell’articolo 11 della Costituzione, della legge 185/1990 e delle norme internazionali che vietano esportazioni verso Stati coinvolti in conflitti contrari al diritto internazionale o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, come ripetutamente indicato da organi Onu. Secondo i promotori, le forniture italiane contribuiscono da anni alle operazioni israeliane a Gaza e in Cisgiordania, segnate – affermano – da uso sistematico della forza e da pratiche di apartheid. Il ricorso chiede non solo l’annullamento dei contratti già stipulati, ma anche il divieto di future esportazioni. Se accolto, impedirebbe a Leonardo e allo Stato italiano di continuare a garantire supporto militare a Israele. Un passo giudiziario, che punta a chiamare in causa le responsabilità dell’Italia nelle sofferenze del popolo palestinese.

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