Povertà in Italia: De Capite (Caritas), 1 persona su 5 esclusa da Assegno di inclusione

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Una persona su 5 rimane esclusa dall’Assegno di inclusione: sono soprattutto adulti soli di mezza età, giovani adulti soli, persone con invalidità medio-grave, cittadini stranieri e persone invisibili. Lo ha detto stamattina la sociologa Nunzia De Capite, di Caritas italiana, tra le curatrici dell’VIII Rapporto di monitoraggio delle politiche contro la povertà presentato a Roma. De Capite ha raccontato come è stata condotta l’indagine, contattando gli operatori Caritas nei territori, a stretto contatto con le persone in condizioni di povertà, tra cui molte sono “arrabbiatissime perché vivono situazioni di iniquità ma non possono accedere alla misura”. Anche i corsi che dovrebbero inserire le persone al lavoro, oltre che rari, “sono calati dall’alto e non adatti ai beneficiari: ad esempio “i corsi di pasticceria on line – ha detto De Capite – o i corsi di bar tender per 50enni”. “Le persone sono molto deluse – ha precisato – e si sta creando un esercito di nuovi poveri”. Caritas propone però delle soluzioni: “Prevedere luoghi dove le persone possano ricevere risposte sulla misura; semplificazione burocratica; lavoro di squadra per evitare interventi frammentari; supportare chi inizia a lavorare per aiutarli ad emanciparsi”. “Siamo oggi di fronte ad un bivio – ha concluso De Capite -. Lasciare che queste misure restino strumenti burocratizzati e aiuto per la mera sopravvivenza oppure fare in modo che diventino pilastri iniziali per una strategia più ampia”. L’auspicio, ovviamente, è “che possano diventare davvero un nuovo inizio”.

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