Ricucire lo “strappo” del ricovero, permettendo ai bambini e ragazzi di non perdere il contatto con la scuola, i compagni di classe e il proprio mondo quotidiano: è questo l’obiettivo della “Scuola in Ospedale” del Bambino Gesù, che nell’anno scolastico 2025-2026 festeggia 50 anni di attività. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti del 5 ottobre, il presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti, rivolge un ringraziamento a tutti i docenti, presenti e passati, che hanno contribuito a costruire e far crescere questo progetto. Sono migliaia i ragazzi – circa 70mila solo negli ultimi 25 anni – che, grazie alla continuità scolastica, hanno potuto guardare con maggiore fiducia al proprio futuro oltre la malattia. “Tra le mura del nostro ospedale – sottolinea Onesti -, gli insegnanti sono molto più che semplici docenti: sono guide, sostenitori e punti di riferimento per bambini e ragazzi che affrontano un momento impegnativo. Con medici, infermieri, tecnici della riabilitazione, volontari e tutto lo staff, formano una squadra che si prende cura di ogni aspetto della vita dei piccoli pazienti. Perché la vera cura nasce quando ci occupiamo non solo della salute del corpo, ma anche della serenità, della crescita e dei sogni di ogni bambino: solo così possiamo aiutare davvero questi ragazzi a superare le difficoltà e a guardare con fiducia al futuro, anche quando tutto sembra più difficile”.
Quando, 50 anni fa, la “Scuola in Ospedale” è nata nella sede del Gianicolo, contava solo 2 insegnanti a disposizione di un piccolo gruppo di bambini della scuola primaria. Negli anni ’80 si è aggiunta la scuola secondaria di primo grado e negli anni ’90 la secondaria di secondo grado. Nello stesso tempo sono stati attivati percorsi didattici anche nelle sedi di Palidoro, Santa Marinella e, dal 2023, a Passoscuro, presso il Centro di cure palliative, dove recentemente l’attività scolastica è stata estesa anche ai fratelli e sorelle dei pazienti. Oggi il team educativo è composto da 80 docenti della scuola pubblica, provenienti dagli Istituti comprensivi Virgilio (Roma), Fregene-Passoscuro e Pietro Maffi (Palidoro e Passoscuro), nonché dai licei Virgilio di Roma e Vittoria Colonna di Palidoro e Passoscuro. “La relazione alunno/docente è una relazione di aiuto fondata sulla cura, sull’ascolto e sulle competenze emotive. Il nostro obiettivo è dare all’adolescente il senso di identità e appartenenza al gruppo”, spiega Ginevra Fiananese, insegnante di inglese.