Sabato 4 ottobre, alle 9, nel duomo di Milano, l’arcivescovo Mario Delpini ordinerà diaconi 12 seminaristi, candidati all’ordinazione presbiterale in programma il 13 giugno 2026. “L’età media dei cosiddetti diaconi transeunti – spiega un comunicato – è di 27 anni: si va dai 24 del più giovane ai 35 del più maturo. Tutti hanno alle spalle esperienze formative e professionali variegate: i laureati sono tre (Ingegneria, Scienze geologiche e Matematica), c’è chi ha interrotto gli studi universitari per rispondere alla vocazione, altri sono entrati in seminario subito dopo aver conseguito la maturità e altri ancora avevano iniziato a lavorare”. Diverse anche le storie alla base della vocazione sacerdotale: “Per alcuni è stata l’esperienza missionaria, vissuta durante l’estate in Bolivia o in Cambogia, a lasciare un segno profondo. Per altri, invece, la vocazione ha preso forma grazie al servizio in oratorio o nell’accompagnamento dei giovani”. Cinque candidati provengono dalla Zona II (Varese); dalla Zona IV (Rho) e dalla Zona VII (Sesto San Giovanni) arrivano due candidati ciascuna; uno dalla Zona III (Lecco) e uno dalla Zona V (Monza).
Come consuetudine, questa classe di seminaristi ha scelto una frase e un’immagine a simbolo del loro futuro ministero. Il motto, “Cristo è tutto per noi”, tratto dal De Virginitate di sant’Ambrogio, richiama il legame con la Chiesa ambrosiana attraverso le parole del suo copatrono. Fino a venerdì 3 ottobre, gli ormai prossimi diaconi vivono gli esercizi spirituali, guidati quest’anno da don Paolo Alliata. Al termine, faranno ritorno in seminario per compiere il giuramento di fedeltà alla Chiesa davanti all’intera comunità del seminario di Venegono (Varese).
Oltre a questi diaconi diocesani, saranno ordinati sette seminaristi del Pime (Pontificio istituto missioni estere) e un candidato dei Missionari dello Spirito Santo.