Libertà religiosa: Dionisi (Inviato Maeci) incontra a Palazzo Chigi Sebastien Lai, figlio del magnate pro-democrazia detenuto ad Hong Kong

“È necessario adoperarsi, anche nelle sedi internazionali, con i mezzi che offre la politica e la diplomazia, perché si ponga fine alla sofferenza di Jimmy Lai, in carcere da dicembre 2020 per aver esercitato pacificamente il suo diritto alla libertà di espressione”. È quanto ha detto ieri Davide Dionisi, Inviato speciale del Ministro degli Esteri per la promozione della libertà religiosa e la tutela delle minoranze religiose nel mondo, nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Chigi con Sebastien Lai, figlio di Jimmy, proprietario dell’Apple Daily, il quotidiano liberale, critico nei confronti del governo cinese, chiuso nel 2021. L’imprenditore è in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla produzione di documenti sediziosi e cospirazione finalizzata alla collusione con potenze straniere. “La Cina deve giocare un ruolo sempre più responsabile nel contribuire alla pace, alla prosperità e alla sicurezza in Asia e nel mondo intero. Ci piacerebbe vedere – ha proseguito Dionisi – un maggior progresso a proposito, per esempio, della libertà religiosa tenuto conto che, tra l’altro, Jimmy è cattolico e in carcere gli sono negati la messa e i sacramenti”. A lui è andato, infatti, il Premio de La Nuova Bussola Quotidiana, “Fatti per la Verità”, consegnato lo scorso 25 ottobre dal direttore della pubblicazione, Riccardo Cascioli. “In qualità di giornalista ed editore, mio padre è stato preso di mira nel chiaro tentativo di fermare l’esercizio dei suoi diritti alla libertà di espressione e di associazione. Chiedo al Governo italiano di adoperarsi affinché le autorità di Hong Kong pongano fine al procedimento giudiziario di un settantasettenne e lo rilasciano”, ha sollecitato il figlio del magnate che ha chiesto più volte in passato l’aiuto internazionale per il rilascio del padre, peraltro in possesso di passaporto britannico. “Il Ministero degli Esteri farà la sua parte”, ha assicurato Dionisi, sottolineando che “il ministro Tajani, appena atterrato in Cina, nel primo messaggio durante la sua missione ufficiale nel Dragone, nel 2023, chiarì che il dialogo e il rispetto della libertà religiosa sono alla base della nostra civiltà e fondamento della convivenza pacifica. Ricordo che lo fece partecipando alla messa nella cattedrale del Nord, dai padri salesiani. In più occasioni, inoltre, il titolare della Farnesina ha sottolineato l’importanza della tutela dei diritti delle minoranze, dei diritti politici, della libertà di coscienza e quindi della libertà religiosa, adoperandosi attraverso azioni diplomatiche mirate al fine di lenire le sofferenze di tutte le confessioni religiose, cristiane e non cristiane”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia