Leone XIV: udienza, “riportare la speranza nel nostro mondo devastato dalla guerra e nel nostro ambiente naturale degradato”

“La religione può svolgere un ruolo fondamentale” nell’insegnare che “la pace inizia nel cuore dell’uomo”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata ai 60 anni della “Nostra Aetate”, ha detto ai leader religiosi presenti in piazza San Pietro: “Dobbiamo riportare la speranza nelle nostre vite personali, nelle nostre famiglie, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, nei nostri villaggi, nei nostri Paesi e nel nostro mondo. Questa speranza si fonda sulle nostre convinzioni religiose, sulla convinzione che un mondo nuovo sia possibile”. “‘Nostra Aetate’, sessant’anni fa, ha portato speranza al mondo del secondo dopoguerra”, ha ricordato Leone XIV: “Oggi siamo chiamati a rifondare quella speranza nel nostro mondo devastato dalla guerra e nel nostro ambiente naturale degradato. Collaboriamo, perché se siamo uniti tutto è possibile. Facciamo in modo che nulla ci divida”. “E in questo spirito, desidero esprimere ancora una volta la mia gratitudine per la vostra presenza e la vostra amicizia”, ha concluso Leone: “Trasmettiamo questo spirito di amicizia e collaborazione anche alla generazione futura, perché è il vero pilastro del dialogo”.

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