Leone XIV: udienza, “la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte”

“La Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso”. A ribadirlo, sulla scia dei suoi predecessori, è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla Nostra Aetate, il cui primo orientamento “fu verso il mondo ebraico, con cui San Giovanni XXIII intese rifondare il rapporto originario”. “Per la prima volta nella storia della Chiesa doveva così prendere forma un trattato dottrinale sulle radici ebraiche del cristianesimo, che sul piano biblico e teologico rappresentasse un punto di non ritorno”, ha osservato Leone XIV. “Il popolo del Nuovo Testamento e spiritualmente legato con la stirpe di Abramo”, si legge infatti nella dichiarazione conciliare: “La Chiesa di Cristo riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mose e nei profeti”. La Chiesa, “memore del patrimonio che essa ha in comune con gli Ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque”. “Da allora, tutti i miei predecessori hanno condannato l’antisemitismo con parole chiare”, ha fatto notare il Papa: “E così anch’io confermo che la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso”.

 

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