“Celebrare l’educazione nel Giubileo della speranza significa gettare ponti di speranza. Oggi soffriamo di una povertà educativa molto grave. Da un rapporto di Save the Children in Italia più di un milione di minori vive in condizioni di povertà assoluta. Alla privazione economica e materiale si aggiunge un’altra povertà, ugualmente grave e drammatica, ma più insidiosa, difficile da misurare. È la povertà educativa, la privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Lo scrive in un editoriale per il settimanale “Parola di Vita” della diocesi di Cosenza-Bisignano, il presidente della Federazione italiana scuole materne (Fism), Luca Iemmi. Per Iemmi “non basta parlare di istituzioni scolastiche, occorre cambiare mentalità. Le scuole devono tornare a essere comunità educanti. Perché l’educazione non appartiene solo ai docenti ed educatori o alle famiglie, ma a tutti: comunità parrocchiali, istituzioni, imprese, media, realtà sociali”. La Fism sarà al Giubileo dell’educazione – aggiunge – con “entusiasmo e con la speranza che il passaggio della Porta Santa sia la benedizione per continuare ad educare i bambini fin dai primi anni di vita secondo i principi fino ad ora seguiti consapevoli che noi siamo custodi della missione più bella del mondo, che è quello di educare le nuove generazioni”.