“I principali indicatori ci restituiscono oggi la fotografia di un’Italia solida, che è tornata a correre e che è in grado di affrontare le difficoltà meglio di altre Nazioni europee. Il merito di questo successo non è ovviamente del Governo, ma delle imprese e dei loro lavoratori. Noi ci siamo limitati a fare la nostra parte, che è quella di mantenere i conti in ordine, concentrare le risorse a disposizione su alcune grandi priorità e creare un ambiente il più possibile favorevole a chi produce ricchezza e occupazione”. Lo ha scritto il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’Assemblea nazionale 2025 di Federmanager con la quale si celebrano gli ottant’anni di fondazione.
Dopo aver osservato che “dirigenti e lavoratori, insieme, sono il carburante che permette al nostro tessuto produttivo e industriale di correre, reagire alle intemperie della storia e rialzarsi dopo ogni caduta”, il premier ha sottolineato che “il capitale umano è il patrimonio più prezioso che abbiamo, perché è il patrimonio che ci permette di rimanere competitivi a livello internazionale e che rende il Made in Italy una sintesi unica tra qualità, artigianalità, tradizione, innovazione, gusto del bello e stile di vita italiano”. Per Meloni, poi “è il sapere, in questo tempo, che fa la differenza e che può consentire ad una Nazione di cambiare passo”. “È altrettanto fondamentale fare in modo che le competenze che sono presenti in azienda, e che ne rappresentano la ricchezza, siano trasmesse alle giovani generazioni”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, convinta che sia “un processo cruciale, soprattutto per il tessuto produttivo e industriale italiano, che sapete bene si fonda sulle piccole e medie imprese e sulle imprese familiari”.