Dilexi te: mons. Morerod (vescovi svizzeri), “il Papa ricorda gli elementi essenziali del cristianesimo proprio mentre la povertà è lungi dall’esser scomparsa”

Nella “Dilexi te – Ti ho amato”, “il Papa ricorda gli elementi essenziali del cristianesimo proprio mentre la povertà è lungi dall’esser scomparsa e l’aiuto pubblico ai poveri notevolmente ridotto. Il suo testo non adotta un approccio di massima negativo, bensì ricorda in modo positivo il ruolo della Chiesa: ‘(…) una Chiesa che non mette limiti all’amore, che non conosce nemici da combattere, ma solo uomini e donne da amare, è la Chiesa di cui oggi il mondo ha bisogno’ (§ 120)”. Lo sottolinea mons. Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo e presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri, commentando il contenuto della prima esortazione apostolica di Leone XIV.
“Papa Francesco aveva scelto il suo nome proprio per il posto che i poveri occupavano nella vita di Gesù Cristo, illustrato dall’intera vita di san Francesco d’Assisi”, ricorda mons. Morerod, aggiungendo che “Papa Leone ha scelto il suo in riferimento a Leone XIII, Papa della Dottrina sociale della Chiesa (nel contesto dell’industrializzazione del XIX secolo). Ciò implica allontanarsi dall’illusione di una felicità procurata dalla ricchezza, optare per una vita semplice e riconoscere Cristo nei poveri”. “Alla luce della Bibbia, la condizione dei poveri interpella le nostre società e mette in risalto ciò che conta veramente in ciascuna delle nostre vite”, prosegue il presidente dei vescovi elvetici: “Dio mostra l’importanza che i poveri hanno ai suoi occhi, facendosi egli stesso povero”. “La povertà – rileva il presule – non è solo una questione di mezzi materiali: include la situazione e la cura dei malati e dei sofferenti, dei prigionieri (eventualmente schiavi o detenuti nelle nostre carceri), anche attraverso l’offerta di formazione e l’aiuto nella ricerca di un lavoro. La motivazione di aiutare, l’imitazione del Figlio di Dio fattosi povero, appare nelle diverse forme di vita religiosa e deve toccare tutti i credenti”.

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