Cardinali: Tagle ha preso possesso del titolo della diocesi di Albano

Con la solenne celebrazione che ha presieduto sabato 11 ottobre nella cattedrale di San Pancrazio il card. Luis Antonio Gokim Tagle ha preso possesso del titolo della Chiesa suburbicaria di Albano. Accompagnato dal vescovo Vincenzo Viva, dopo aver baciato sul portone di ingresso della cattedrale il Crocifisso portogli dal parroco di San Pancrazio, mons. Giovanni Masella, il porporato ha salutato i presbiteri del Capitolo Cattedrale e asperso se stesso e i presenti con l’acqua benedetta, quindi è stato accolto da un lungo applauso dei presbiteri, dei religiosi e dei fedeli. Dopo un breve momento di preghiera nella Cappella del Santissimo Sacramento, è iniziata la celebrazione eucaristica all’inizio della quale si è data lettura della bolla pontificia, con cui Papa Leone XIV ha assegnato al card. Tagle la Chiesa suburbicaria di Albano. La messa ha rappresentato anche l’avvio ufficiale dell’Anno pastorale per la Chiesa di Albano.
“Lasciamo che le tre letture – ha detto Tagle nella sua omelia, riportata sul sito web della diocesi – ci guidino su come vivere nella speranza e camminare insieme nella speranza. Primo punto. La speranza cristiana richiede un’umile accettazione delle proprie debolezze, dei propri limiti e persino dei propri peccati. Il Giubileo ci invita ad affrontare con umiltà le nostre malattie personali e sociali, i tipi di lebbra che erodono la fraternità e la solidarietà, i vizi, le falsità e le dipendenze che ci imprigionano, specialmente i giovani. Questo esame di coscienza non ha lo scopo di farci cadere nella disperazione, ma di condurci alla verità che ci renderà liberi. Ha anche lo scopo di suscitare empatia verso il prossimo, perché la malattia, la lebbra e la prigionia che vediamo negli altri sono presenti anche in noi”. Un secondo punto sottolineato dal porporato è che la speranza è la fonte della vera perseveranza: “Coloro che sperano in Gesù – ha aggiunto Tagle – persevereranno nella loro missione tra le difficoltà e le persecuzioni. Fratelli e sorelle, Gesù è la ragione della vostra perseveranza nella vita? Nel nostro mondo vediamo terribili segni di perseveranza mal riposta, sbagliata. Se Gesù e il suo Vangelo non sono la ragione della nostra perseveranza nella vita e nel servizio, non siamo veramente persone di speranza. Ci stiamo solo illudendo e ingannando”. Un terzo aspetto sottolineato dal cardinale riguarda la speranza come generatrice di ringraziamento e gratitudine: “A loro volta – ha proseguito Tagle – il ringraziamento e la gratitudine alimentano la speranza. Un mondo che ha perso l’arte del ringraziamento e della gratitudine è un mondo in preda alla disperazione. Rompiamo questa malinconia con la speranza in Gesù che diventa ringraziamento al vero Dio”.
Al termine della messa, il vescovo Vincenzo Viva ha salutato il card. Tagle: “Le porgo il più cordiale benvenuto in questa antica Basilica. Questa sera ci rallegriamo per la presa di possesso del titolo che il Santo Padre Leone Le ha voluto affidare già pochi giorni dopo l’elezione a nuovo Pontefice. È stato un segno di pronta sollecitudine e di amore del Santo Padre per Lei e per la nostra diocesi di Albano”. “Sono state diverse – ha aggiunto il vescovo – le occasioni in cui Leone XIV ci ha incontrato, ci ha parlato e ci ha incoraggiato. Le sue parole sono per noi una vera bussola per il cammino delle nostre comunità”. “Eminenza – ha concluso mons. Viva –, vogliamo quindi affidare anche alla Sua preghiera il nostro desiderio di essere Chiesa come il Vangelo ce lo insegna e come le persone del nostro tempo se lo attendono. Anche per le nostre comunità risuona l’appello del Santo Padre a diventare laboratori di pace e di riconciliazione”.

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