In occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, proclamato a Pio XI nel 1923 “patrono dei giornalisti”, il vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, presiederà venerdì 24 gennaio, alle 18 presso il Seminario vescovile, una celebrazione eucaristica alla quale parteciperanno la Comunità del Seminario vescovile e i membri dell’Unione cattolica stampa italiana locale.
La ricorrenza di san Francesco di Sales – viene sottolineato in una nota della diocesi – è motivo di riflessione per tutta la categoria dei giornalisti, credenti e non credenti, sulla necessità che essa rimetta l’etica al centro della professione. Un messaggio di dialogo e pacatezza quanto mai attuale. San Francesco di Sales è stato un “uomo ponte” che ha testimoniato la sua fede in un contesto ostile, vivendo un tempo di passaggio. Davanti ai nuovi problemi che sfidavano il mondo e la Chiesa non diede risposte vecchie, ma ne seppe cercare di nuove. San Francesco radicò la controriforma cattolica nel “sentire interiormente” la via indicata da Dio verso la libertà: scrisse più di trentamila lettere, predicò in un contesto calvinista, parlò di Dio nei colloqui personali, fondò insieme ad Antonio Favre l’Académie Florimontane ad Annecy per incoraggiare l’approfondimento teologico, filosofico, scientifico e letterario. Scelse come simbolo l’arancio, un sempreverde, che porta fiori e frutti quasi in tutte le stagioni. Anche oggi si assiste ad un profondo cambiamento d’epoca che pone sfide nuove e richiede nuove risposte anche per quanto riguarda i modi della comunicazione e dell’evangelizzazione san Francesco comunicò la fede attraverso i “nuovi media” del suo tempo, quasi per “sanare” le fratture religiose e politiche in un’Europa alla ricerca della pace nella cultura e nella società.