“L’incontro di Capodanno porta un regalo speciale alla nostra città: arriveranno più di tremila giovani da tutta Europa e non solo, in un pellegrinaggio di fiducia, portando un messaggio di fede e di speranza nel fermento di fine anno”. Lo ha scritto il vescovo di Tallinn (Estonia), Philippe Jourdan, in una lettera indirizzata ai fedeli del Paese nordico per incoraggiarli ad ospitare i giovani che arriveranno per il 47° incontro di Taizé. “Gran parte di questi giovani sono cattolici che vengono da lontano per rafforzare la loro vita religiosa e condividerla con gli altri”, spiega il vescovo, “arrivano come pellegrini, senza sapere dove alloggeranno né chi incontreranno”, per “condividere gioia e luce in un altro Paese”, stringere nuove amicizie e trovare la pace dentro di sé e negli altri attraverso il silenzio, la preghiera e il canto. E questo è “una solida base per un mondo più bello e pacifico”. Invitando gli estoni a mettere a disposizione anche solo due metri quadrati di spazio caldo e qualche colazione, mons. Jourdan ripete più volte quanto sia importante “condividere la speranza”. “Tallinn può essere la nostra nuova Betlemme” e auspica che “tutti coloro che verranno qui per Dio trovino il loro posto”. Accogliere i giovani europei significa infatti “contribuire a condividere speranza e pace sia in Estonia che in altre parti del mondo attraverso la vostra ospitalità”.