Tumori: Cipomo, l’umanizzazione delle cure in un corto domani al Fabriano Film Fest

Farsi carico delle emozioni del paziente alla diagnosi oncologica (paura della malattia, dei trattamenti, della prognosi), del suo percorso assistenziale, condividerne gli obiettivi che possono essere di guarigione ma anche del controllo della malattia e del miglioramento della qualità di vita. È anche questa l’umanizzazione in ambito medico e oncologico, un aspetto molto complesso che il Collegio italiano dei primari oncologi ospedalieri (Cipomo) ha deciso di trasformare in messaggio cinematografico, con la collaborazione del regista Thomas Turolo che ne ha curato la sceneggiatura. A condividere i contenuti è stata Rosa Rita Silva, tesoriere nazionale Cipomo, con la presidente Luisa Fioretto e il past-president Lugi Cavanna. Il video sarà presentato domani 11 dicembre, alle 18, alla XII edizione del Fabriano Film Fest (7 – 15 dicembre), festival internazionale di cinema a vocazione sociale, che sostiene i 17 goal dell’Onu per un mondo sostenibile attraverso azioni concrete in ambito culturale, gratuito per il pubblico.
Il film parla di un incontro/scontro casuale, tra due giovani uomini, uno dei quali si ferma di colpo per un improvviso dolore ad una gamba. L’incontro si ripete in un ambulatorio di un reparto di Oncologia dove la primaria, assistita dal giovane specializzando oncologo, traccia il percorso di diagnosi e cura che comporta vari trattamenti terapeutici che possono impattare sulla mobilità del paziente. “Siamo partiti da questo – continua Silva – e dalla difficoltà della comunicazione: il giovane è atterrito, ma l’occhio della dottoressa si posa sulle scarpe da running che indossa il ragazzo e trova con l’aiuto di due fogli di carta, la chiave per giungere ad una alleanza terapeutica”.
“Quando si parla di patologie oncologiche – aggiunge Turolo – ci facciamo sempre condizionare dalla paura. Il lavoro che abbiamo fatto con Cipomo per questo piccolissimo film è stato quello di andare oltre questa sensazione. Quando siamo all’interno di un percorso terapeutico sappiamo di avere nell’oncologo un grande alleato che si spenderà per noi. Alla fine del corto quelle due mani che si stringono sono un’intesa per la vita”. “Un  messaggio educazionale che riguarda tutti (personale sanitario, pazienti e caregiver) – conclude la presidente nazionale Cipomo, Luisa Fioretto – per cui auspichiamo ampia diffusione su tutti i canali social tv che vorranno ‘ospitarlo’. Ci auguriamo vi sia la disponibilità delle grandi e piccole realtà che gestiscono le sale alla messa in onda nei loro cinema”.

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