Papa Francesco: “è terribile quello che succede in Ucraina”. “Toccare l’indigenza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“E’ terribile quello che succede lì’”. Con queste parole, pronunciate a braccio, il Papa ha fatto riferimento al “momento drammatico” che sta vivendo “la martoriata Ucraina”. Ricevendo in udienza, in Aula Paolo VI, i i membri di Unicoop-Firenze e della Fondazione “Il cuore si scioglie”, Francesco ha concluso il suo discorso con un omaggio: “Grazie per quello che fate, in Italia e all’estero, in particolare in questo momento drammatico a sostegno della martoriata Ucraina. E’  terribile quello che succede lì. Grazie per la vostra collaborazione con il Dicastero per il Servizio della Carità, le cui attività sostenete da tempo. Continuate a puntare, nel vostro lavoro, allo sviluppo integrale della persona, alla crescita comunitaria nella condivisione di risorse e competenze, all’inclusione valorizzando ciò che ciascuno porta di proprio, per il bene di tutti”. “Considerando fin dall’inizio la tutela del consumatore al di sopra del suo semplice aspetto commerciale, voi siete arrivati a coglierne una dimensione umana fondamentale”, ha affermato inoltre Francesco: “quella di aiutare ciascuno a fare qualcosa per gli altri, cioè a vivere la carità, l’amore fattivo. In questo modo ricordate che salvaguardare il bene della persona significa non solo prendersi cura di alcuni suoi interessi settoriali, ma promuoverne la piena realizzazione e dignità. E a questo livello l’incontro tra chi ha maggiori possibilità e chi invece è nell’indigenza, lungi dal ridursi a mera filantropia, costituisce sempre la provvidenziale opportunità per un arricchimento reciproco. Proponete così un modello di tutela che unisce i singoli non tanto ‘contro’ la minaccia di un comune avversario, quanto ‘per’ la costruzione di relazioni virtuose di reciproco sostegno. E tutto questo lo fate con tanta creatività, come avviene quando si lavora insieme animati da un sogno comune”. “Nelle confessioni a volte domando: lei dà l’elemosina, aiuta?”, ha raccontato poi il Papa ancora a braccio: “E quando la dà, guarda  gli occhi della persona, tocca la mano o butta i soldi lì così? Toccare l’indigenza: un cuore che tocca. Guardare e capire”.

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