Papa in Portogallo: Angelus, “obrigado” ai giovani e a Lisbona, “casa di fraternità e città di sogni”

“Obrigado”. È la parola scelta dal Papa, prima dell’Angelus, per riassumere i giorni della Gmg di Lisbona. “Tutti, in questo evento di grazia, abbiamo ricevuto e ora il Signore ci fa sentire il bisogno, tornando a casa, di condividere e donare a nostra volta, testimoniando, con gioia e gratuità, il bene che Dio ci ha messo nel cuore”, le parole di Francesco , che al termine della Messa finale della Gmg al Parque Tejo ha detto “obrigado” al cardinale Clemente, “e con lui all’intero popolo portoghese”, al presidente, alle autorità le istituzioni nazionali e locali, ai vescovi, ai sacerdoti, ai consacrati e ai laici. “E obrigado a te, Lisbona, che rimarrai nella memoria di questi giovani come casa di fraternità e città di sogni!”, ha esclamato Francesco, che oltre al cardinale Farrell e a coloro che hanno preparato queste giornate ha espresso gratitudine “a quanti le hanno accompagnate con la preghiera” e ai volontari, “ai quali va l’applauso di tutti per il grande servizio svolto!”. “Un ringraziamento speciale a chi ha vegliato sulla Gmg dall’alto, cioè ai Santi patroni dell’evento: uno su tutti, Giovanni Paolo II, che ha dato vita alle Giornate mondiali della gioventù”, l’omaggio del Papa, che ha riservato il suo “obrigado” più importante al milione e mezzo di giovani presenti: “Dio vede tutto il bene che siete, lui solo conosce quello che ha seminato nei vostri cuori. Per favore, custoditelo con cura. Vorrei dirvi: fatene memoria, fissate nella mente i momenti più belli. Poi, quando arriverà qualche inevitabile momento di fatica e scoraggiamento, e magari la tentazione di fermarvi nel cammino o di chiudervi in voi stessi, ravvivate le esperienze e la grazia di questi giorni, perché – non dimenticatelo mai – questa è la realtà, questo siete voi: il santo Popolo di Dio che cammina nella gioia del Vangelo!”.

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