Venezuela: Azuaje (presidente vescovi), “situazione moralmente intollerabile”. Nomina di Parra “viola ogni normativa”

“Oggi è tutto orientato al potere, a prendere possesso, ad occupare spazi anziché generare processi. Questo è il messaggio del gruppo di deputati che, violando ogni normativa dell’Assemblea nazionale, si sono designati per dirigere questa istituzione”. È questa la posizione espressa oggi, in apertura dell’Assemblea generale dell’episcopato venezuelano, da mons. José Luis Azuaje Ayala, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Conferenza episcopale del Venezuela, a proposito del blitz dei deputati chavisti fedeli al presidente Nicolas Maduro che domenica hanno eletto, pur in assenza di numero legale, Luis Parra come presidente dell’Assemblea nazionale, assumendo il potere al posto dell’autoproclamato presidente Juan Guaidó. A causa di problemi al ginocchio e al piede mons. Azuaje non era oggi fisicamente presente in aula e la sua prolusione è stata letta dal vicepresidente, mons. Mario Moronta. “Oggi il potere conquista terreno rispetto alla verità”, ha affermato, ricordando che i venezuelani sanno che si è trattato di una nomina “al di fuori di ogni normativa; perciò spetterà al vero direttivo eletto con votazione e secondo le leggi dell’Assemblea nazionale continuare ad approfondire il modo per risolvere i principali problemi che affliggono il popolo”. L’episcopato venezuelano si esprimerà a breve sulla questione con un comunicato ufficiale. Nel frattempo i vescovi continuano a denunciare “l’aumento della povertà, la mancanza di lavoro e di un salario degno, il 13,5% di denutrizione tra i bambini appena nati e fino a 5 anni, l’85% di famiglie che soffrono privazioni alimentari”. “Come persone e come popolo – ha sottolineato il presidente dell’episcopato venezuelano – siamo immersi in una situazione moralmente intollerabile”. Una sofferenza “frutto di una violenza istituzionalizzata, fisica, psichica e morale” a causa della “repressione diretta”, di “parole false e manipolatorie; per la coercizione e il ricatto praticati” e che costringe molti ad emigrare “per salvaguardare la propria integrità o il futuro dei familiari”. La Chiesa in Venezuela continuerà la sua opera umanitaria per sfamare la popolazione ed aiutare gli sfollati. A questo proposito annuncia che a fine mese si terrà a Cúcuta un incontro tra i vescovi della frontiera colombiana e venezuelana, con la partecipazione di rappresentanti del Dicastero per il servizio allo sviluppo umano integrale della Santa Sede.

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