Violenza contro operatori sanitari: la Fnomceo fa il punto il 1° febbraio a Venezia e presenta il docufilm “Notturno”

Sarà presentato a Venezia il trailer del Docufilm “Notturno”, fortemente voluto dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle violenze contro gli operatori sanitari. Sarà dedicato proprio a questo tema il convegno nazionale che, organizzato dalla Fnomceo e dall’Ordine territoriale, si svolgerà nella città lagunare – e precisamente presso la Scuola Grande di San Marco, Ospedale SS. Giovanni e Paolo – sabato 1° febbraio.
“Notturno racconta la solitudine e l’inquietudine dei medici durante un turno di notte; medici resi vulnerabili dalle condizioni in cui operano e abbandonati in balia dell’insicurezza e della paura di essere aggrediti – spiega Giovanni Leoni, vicepresidente Fnomceo e presidente Ordine dei medici di Venezia –. Una condizione di tensione continua, che inficia la serenità e mina la relazione con i pazienti. E poi, se e quando la violenza accade davvero, è uno choc che segna per la vita, e influisce sulla sfera personale e professionale”. Tra gli ospiti il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che illustrerà gli interventi messi in atto. Sulla procedibilità d’ufficio per i reati compiuti contro gli operatori sanitari si focalizzerà Adelchi D’Ippolito, procuratore della Repubblica vicario di Venezia. A Filippo Anelli, presidente Fnomceo, il compito di aprire i lavori. Diverse e di spessore anche le testimonianze dirette di medici sul campo.
“Per debellare il fenomeno della violenza, occorre un netto cambiamento di rotta a livello culturale – afferma Anelli v. Va ricostruito il patto di fiducia tra medici e cittadini, che è imprescindibile per l’alleanza terapeutica. Sono dunque necessari interventi di tipo divulgativo e comunicativo verso la popolazione, perché si riporti in sanità il rapporto paziente-personale assistenziale a una corretta e produttiva forma collaborativa e a un giusto livello di tolleranza, che deve contraddistinguere una società civile, nel rispetto dei diritti di entrambi”.

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