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Anglicani: Sinodo generale a Londra in febbraio. Nell’agenda taglio a emissioni Co2 e migrazioni

(Londra) Un nuovo sistema di controllo dell’energia, simile a quello usato nelle abitazioni civili, per monitorare l’impronta di carbonio di circa 40mila edifici con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni di Co2 al più tardi entro il 2045. È questa la novità più importante, in materia di ambiente, all’ordine del giorno del Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra che si incontrerà a Londra dal 10 al 13 febbraio. Nell’agenda dell’organo che guida la chiesa inglese, formato dalle tre camere dei vescovi, dei pastori e dei laici, la proposta di calcolare quanto viene consumato in ogni parrocchia e di esaminare se vengono usate tutte le tariffe verdi disponibili. Il Sinodo ascolterà anche una mozione dedicata alla cosiddetta “generazione Windrush”. Questo il nome della nave militare della marina britannica che trasportò nel Regno Unito, nel lontano 1948, 482 migranti giamaicani. I primi di decine di migliaia che diedero un contributo indispensabile alla ricostruzione del Paese nel dopoguerra. Al Sinodo anglicano si chiede di deplorare il modo in cui il governo di Theresa May negò a questi cittadini britannici a tutti gli effetti il diritto di rimanere e, in alcuni casi, addirittura li espulse. La mozione, firmata dal parroco Andrew Moughtin-Mumby, della diocesi londinese di Southwark, propone anche un programma, nelle scuole e nelle parrocchie, per migliorare l’accoglienza di persone di colore e celebrare le diverse culture presenti nella Chiesa.

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