Terremoto in Turchia: mons. Bizzeti (vicario apost. Anatolia), “la vera tragedia ignorata sono i 200mila profughi siriani al confine”

“La vera tragedia che è sotto i nostri occhi sono le 200mila persone che si trovano nel Nord della Siria, al confine con la Turchia che sono veramente al freddo e senza nessuno aiuto. Questa è una tragedia molto più grande che purtroppo continua ad essere ignorata”. A parlare da Iskerendum è mons. Paolo Bizzeti, gesuita, vicario apostolico d’Anatolia, raggiunto telefonicamente dal Sir per fare il punto della situazione in merito al terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito ieri sera la provincia orientale turca di Elazig. È salito a 21 il bilancio dei morti mentre a 12 ore dal sisma i soccorritori stanno ancora estraendo persone vive dalle macerie, tra cui una donna incinta. Le ricerche di altri sopravvissuti continua, riferisce l’agenzia governativa per la Protezione civile.

“Il terremoto – dice mons. Bizzeti – è stato nell’estremo Est del Paese, a 500 chilometri di distanza da Iskerendum e quindi anche noi qui abbiamo notizie che ci arrivano dai vari canali radio e televisione. Proprio in queste ore uno dei nostri andrà a vedere qual è la situazione. È ancora difficile precisare la gravità di questo terremoto. Non sembra gravissimo, nel senso che è durato soltanto 40 secondi e quindi anche se di intensità alta di 6.8 per fortuna non è durato a lungo”. Il vicario racconta che ieri sera a Iskerendum, e in tutta la fascia sud della Turchia, ha avvertito la scossa. “E’ chiaro che l’incubo di qualcosa che già è stato vissuto qui negli anni precedenti subito si riaccende”, aggiunge, però “grazie a Dio non c’è panico e la gente è tranquilla anche perché per il momento c’è stata una scossa unica. Cosa succederà, non lo sappiamo ma in questo momento la situazione è calma. Ora, per esempio, io sono ad un meeting di giovani del vicariato. Aspettiamo di sentire notizie da qualcuno in loco dove non c’è nessuna comunità cattolica ma abbiamo qualche contatto con persone di cui stiamo cercando di avere notizie”. Da Istanbul, mons. Ruben Tierrablanca, presidente dei vescovi cattolici in Turchia, segue la situazione e domani alle messe domenicali, si pregherà per le vittime.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa