Messico: vescovi dopo sparatoria nella scuola di Torreón, “dedicare all’educazione le maggiori e migliori risorse”

“L’educazione è un lavoro di tutti, non solo delle istituzioni scolastiche. Educare richiede un’alleanza sociale che ci consenta di costruire un ‘villaggio educativo’, in cui ogni persona possa comprendere il significato di sé stessa, dell’ambiente naturale e culturale di cui fa parte, nonché delle Istituzioni umane di base (famiglia, organizzazioni intermedie, imprese, Governo, Comunità internazionale, sindacati, ecc.), al fine di sapersi incontrare con esse e di promuoverle. È urgente concentrarsi sui destinatari dell’istruzione, che sono bambini, adolescenti e giovani”. È uno dei passaggi del messaggio diffuso ieri dalla Conferenza episcopale messicana, firmato dal presidente, mons. Rogelio Cabrera López, arcivescovo di Monterrey; dal segretario generale, mons. Alfonso Miranda Guardiola; da mons. Faustino Armendáriz Jiménez, arcivescovo di Durango e presidente della Commissione di Pastorale profetica; mons. Luis Martín Barraza Beltrán, vescovo di Torreón; mons. Enrique Díaz Díaz, vescovo di Irapuato e presidente dell’Area della Pastorale educativa e cultura. Il riferimento è alla sparatoria avvenuta venerdì scorso all’interno della scuola Cervantes di Torreón (Stato messicano del Coahuila), dove uno studente, non ancora dodicenne, in possesso di due armi, una di basso calibro e una di alto calibro, è entrato nella scuola e ha sparato verso insegnanti e studenti (uccidendo una insegnante e ferendo altri due insegnanti e tre alunni), quindi si è tolto la vita. I vescovi, oltre a esprimere il proprio cordoglio ai familiari delle vittime, insistono sulla centralità della sfida educativa, e mettono in evidenza che “educare implica, principalmente, formare in maniera integrale la vita interiore della persona umana”, e che “è urgente dedicare le maggiori e migliori risorse umane e materiali per l’educazione, principalmente nell’ambiente familiare e sociale”. Sottolineato l’insostituibile ruolo educativo dei genitori, il messaggio esprime agli insegnanti “la più alta stima” e rinnova l’impegno della Chiesa, a “proseguire nell’opera di promozione della dignità umana, attraverso la formazione di ogni persona”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia