Inquinamento: raffica di blocchi della circolazione al nord. A Torino si va verso l’allerta “viola”, mai raggiunta fino ad oggi

L’inquinamento della pianura Padana (ma non solo) costringe ad altri giorni di blocco della circolazione di buona parte degli autoveicoli. I divieti, seppur differenziati, riguardano ormai Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e anche Roma. Una situazione che, fra l’altro, potrebbe peggiorare ancora.
La condizione ambientale più delicata è certamente quella del Torinese dove da oggi, e fino a giovedì 16, è stato confermato il semaforo rosso: fermi, quindi, i diesel fino agli euro 5 e i veicoli a benzina fino ad euro 1. Tutto in attesa di una nuova rilevazione dell’Arpa (l’Agenzia regionale che si occupa dei monitoraggi ambientali), giovedì prossimo e sulla base della quale saranno stabilite le misure successive. Ma si prospetta già la soglia di allerta massima (mai raggiunta fino ad oggi): il semaforo viola, che prevede l’estensione oraria dei divieti senza distinzione di veicoli. “Le centraline – viene spiegato in una nota della Città Metropolitana – hanno segnalato in questi giorni un ampio superamento del limite dei 50 microgrammi di PM10 che in alcuni casi sono arrivati a 80 e 100 microgrammi per metrocubo”.
Ma le criticità ambientali sono estese anche ad Alessandria, così come a Milano e in buona parte delle province lombarde, dove da domani scatteranno nuovi divieti di circolazione oltre che altre misure collegate relative al riscaldamento nelle abitazioni e alle pratiche agricole.
Semaforo rosso anche in buona parte dell’Emilia-Romagna con conseguenti blocchi simili a quelli lombardi. Mantenimento del livello 1 “arancione”, anche a Venezia così come blocchi sono previsti anche a Firenze.
Quello dello smog, tuttavia, non pare essere un problema solo del nord dello Stivale. A Roma, infatti, è previsto il blocco totale dei veicoli Diesel, anche quelli Euro 6.

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