La Federazione italiana scuole materne (Fism) si dice soddisfatta della Manovra di bilancio. “I numeri che interessano e consentiranno di affrontare con maggior serenità il nuovo anno sono indicati dai nuovi stanziamenti riguardanti le dotazioni dei piani gestionali. In sintesi si tratta di incrementi che prevedono 30 milioni di euro in più riservati alle scuole dell’infanzia; 21 milioni di euro alle paritarie tutte e 37 milioni destinati al sostegno degli alunni con disabilità”, spiega la Federazione che raggruppa circa novemila realtà educative segnate dalla presenza quotidiana di quasi mezzo milione di bambini e circa quarantamila lavoratori, oltre a migliaia di volontari. “Ringraziamo il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e quanti hanno contribuito all’aumento dei fondi per le scuole paritarie comprendenti non solo quelle d’ispirazione cristiana, ma anche quelle dei Comuni, nella consapevolezza della loro appartenenza all’unico sistema integrato di istruzione e del loro servizio pubblico”, si legge in una dichiarazione firmata dal presidente nazionale Luca Iemmi. “Nel 25esimo anniversario dell’approvazione della legge di parità 62/2000, l’incremento dei fondi per le scuole paritarie – sottolinea – è un segnale davvero positivo nella direzione attesa da troppi anni. Viene finalmente riconosciuto il ruolo di sussidiarietà delle nostre realtà che in tutt’Italia – da nord a sud, spesso in aree dove non esistono scuole statali e costituiscono dunque gli unici presidi sociali – scolarizzano circa un terzo di tutti i bambini fra i tre e i sei anni”. “In particolare – conclude Luca Iemmi a nome di tutta la presidenza della Fism – siamo grati per la stabilizzazione e l’incremento dedicato agli alunni con disabilità che accogliamo nelle nostre scuole, oltre alla conferma dei 288 milioni per il fondo sistema integrato Zero-Sei anni e alla conferma degli stanziamenti per le sezioni primavera, quelle con bambini tra i 24 e i 36 mesi d’età. Senza dimenticare, infine, la conferma in legge di quanto già previsto dalle istruzioni Imu circa l’esenzione per le scuole paritarie degli immobili in cui viene svolta attività scolastica con rette inferiori al costo medio per bambino fissato ogni anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito”.