Giornata mondiale pace: Don Bosco 2000 accoglie il messaggio di Papa Leone XIV, “nasce dal disarmo dei cuori”

In occasione della LIX Giornata mondiale della pace, l’Associazione Don Bosco 2000 rilancia con forza l’appello di Papa Leone XIV a costruire una pace “disarmata e disarmante”, fondata sull’incontro e non sulla paura. L’organizzazione, impegnata da anni nelle periferie del mondo, sottolinea come la pace non sia un obiettivo astratto, ma una realtà concreta che prende forma ogni volta che si abbattono barriere e si favorisce il dialogo tra popoli.
Nel suo messaggio, sottolinea l’associazione, il Pontefice “denuncia il paradosso di un pianeta che destina oltre 2.700 miliardi di dollari agli armamenti”, alimentando una cultura fondata sulla diffidenza. Don Bosco 2000 risponde attraverso la cooperazione circolare, modello che mette al centro la fragilità umana come risorsa di cambiamento. “Come suggerito dal Papa, la fragilità ha il potere di renderci più lucidi su ciò che conta davvero: per noi, ogni migrante accolto e ogni progetto avviato in terra d’Africa rappresenta un atto di resistenza contro le tenebre della violenza e dell’indifferenza”, afferma il presidente Agostino Sella.
L’associazione ribadisce la volontà di trasformare i conflitti in spazi di dialogo, ispirandosi alla pedagogia di Don Bosco, capace di riconoscere la luce anche nei cuori più feriti. Le sue sedi vogliono essere “case della pace”, dove ostilità e pregiudizi vengono disinnescati attraverso lavoro, educazione e condivisione interreligiosa.
Don Bosco 2000 sostiene inoltre il richiamo del Papa alla responsabilità dei leader politici e alla necessità di una diplomazia che non deleghi alle tecnologie decisioni sulla vita umana. La pace, conclude l’associazione, nasce dal basso: da comunità capaci di partecipazione non violenta e da un associazionismo che rimette al centro la dignità di ogni persona.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi