Un “grido di aiuto” per rendere visibile la vera e propria situazione di guerra che flagella il dipartimento colombiano sudoccidentale del Cauca, storicamente uno dei più violenti del Paese. È quello lanciato da mons. Omar Alberto Sánchez Cubillos, arcivescovo di Popayán, che promuove per domani, domenica 7 dicembre, l’incontro “SOS Cauca”, nel Parco Caldas, di fronte alla Cattedrale: è prevista un’ampia partecipazione dei cittadini vestiti con magliette bianche come simbolo di unità e speranza. “Ci sono momenti nella vita in cui abbiamo bisogno di gridare, chiedere aiuto, dire soccorso”, ha detto mons. Sánchez, in un video diffuso all’opinione pubblica, ricordando che il grido collettivo può anche diventare un punto di partenza per la speranza. L’arcivescovo ha spiegato che “SOS Cauca” nasce con l’intento di rivolgersi “alla società del Cauca, allo Stato, al governo, agli attori armati e agli indifferenti”, ricordando loro la responsabilità che ciascuno ha di fronte alla crisi attuale. Ha sottolineato che questo è un momento che richiede unità e un impegno autentico per la costruzione della pace, invitando i cittadini a lasciarsi alle spalle la paura e ad assumersi responsabilità concrete nella difesa della vita e del territorio. “Rompiamo l’indifferenza e, soprattutto, incoraggiamoci a uscire dalla paura”, ha insistito.