Imprese: Forlani (Inapp), “segnali positivi che mostrano un’inversione della tendenza”

Nel mondo imprenditoriale italiano “ci sono segnali positivi che mostrano un’inversione della tendenza. Certamente ha influito positivamente il modello degli sportelli unici e l’erogazione combinata degli incentivi per il capitale e per l’occupazione, che legano i nuovi investimenti con la crescita delle competenze dei lavoratori”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto nazionale per le Analisi delle politiche pubbliche (Inapp), Natale Forlani, in occasione della presentazione dello studio “Politiche di sostegno per la creazione di nuova impresa: analisi, valutazione e proposte di policy”.
“Tra le buone pratiche – ha aggiunto Forlani – va ricordate anche la Zona economica speciale (Zes) unica che concentra misure di semplificazione burocratica, incentivi fiscali e infrastrutture dedicate per la crescita delle imprese nel Mezzogiorno. Anche il Codice unico degli incentivi, prevedendo la centralizzazione e l’armonizzazione degli strumenti di sostegno, ha rappresentato una leva per semplificare l’accesso alle risorse e garantire una maggiore equità territoriale. Queste misure saranno oggetto, tra l’altro, di una prossima rilevazione dell’Inapp”.
La ricerca mette in luce che – viene sottolineato in un comunicato – “permangono aree di criticità come il sistema di sostegno alla nuova impresa caratterizzato da una forte frammentazione con le oltre 40 misure nazionali e regionali, registrando divari territoriali persistenti e carenze trasversali di competenze imprenditoriali, manageriali e digitali”. Lo studio – che ha coinvolto 15 stakeholder chiave tra università, agenzie di sviluppo, enti pubblici e associazioni imprenditoriali – sottolinea il ruolo strategico dell’ecosistema (dagli oltre 200 incubatori e acceleratori censiti nel 2025, alle camere di commercio) nel favorire la nascita di nuove iniziative, in particolare di giovani, donne e migranti. Programmi come Resto al Sud, Smart&Start Italia e il Fondo Impresa Femminile hanno mostrato risultati positivi, pur necessitando di maggiore coordinamento. Tra le buone pratiche rilevati dall’Inapp ci sono gli Sportelli digitali nazionali e camerali, reti di assistenza online e territoriale che offrono formazione, accompagnamento personalizzato e strumenti finanziari a chi avvia un’impresa, contribuendo ad aumentare la sopravvivenza delle attività soprattutto nelle aree caratterizzate da bassa natalità imprenditoriale. Inoltre, il Working Paper formula raccomandazioni concrete come l’integrazione multilivello tra fondi europei, Pnrr e politiche regionali, il rafforzamento delle competenze e creazione di un osservatorio nazionale multistakeholder basato su open data e buone pratiche condivise.

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