Nicaragua: regime libera e mette agli arresti domiciliari decine di detenuti politici. Mons. Báez da Miami, “non lasciamoci ingannare, diritti fondamentali continuano a essere negati”

Il regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo ha continuato ieri a rilasciare detenuti politici in diversi dipartimenti del Paese, secondo quanto confermato da fonti al sito di informazione indipendente Despacho 505. Finora, si è a conoscenza di almeno 12 detenuti liberati ieri, che si aggiungono a quelli rilasciati sabato 29 novembre, stimati tra i 40 e i 50. Una fonte vicina a uno di questi ha dichiarato al sito che “sono stati mandati a casa con il regime di arresti domiciliari nel dipartimento e devono presentarsi ogni giorno alle stazioni di polizia per firmare”. L’ultimo rapporto dell’ong Meccanismo per il riconoscimento delle persone prigioniere politiche, parlava di almeno 77 detenuti. Finora, né il regime né il Ministero degli Interni si sono espressi al riguardo, né hanno pubblicato una lista ufficiale come hanno fatto in altre liberazioni di massa.

Il vescovo ausiliare di Managua, mons. Silvio José Báez, domenica scorsa, durante l’omelia della messa celebrata a Miami, ha messo in guardia contro le dittature che cercano di migliorare la propria immagine internazionale attraverso gesti calcolati: “Non lasciamoci ingannare dai sistemi dittatoriali, che per paura e per lavarsi la faccia a livello internazionale, di tanto in tanto vogliono dare l’impressione di essere flessibili e buoni. Svegliamoci!”, ha esclamato il vescovo, davanti alla comunità nicaraguense, riunita a Miami. Mons. Báez ha ricordato che nessun regime autoritario può essere considerato legittimo finché nega i diritti fondamentali: “Finché non restituiranno al popolo tutte le libertà e non permetteranno di aprire la strada a una democrazia basata sulla giustizia e sul diritto, continueranno a essere poteri illegittimi”.

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