“La sua venuta in Libano porta un messaggio insostituibile per coloro che ha incontrato, in particolare le persone consacrate e i giovani”. Lo ha detto il patriarca di Antiochia dei greco-melchiti, Sua Beatitudine Youssef Absi, salutando il Papa all’inizio della messa al Beirut Waterfront, ultimo momento pubblico del viaggio in Libano prima della cerimonia di congedo. Secondo il patriarca, Leone XIV è venuto in questa terra per “confermare i suoi fratelli in questo Libano e in tutto l’Oriente, che sono in preda all’angoscia”. Quelle di Leone XIV, per Absi, sono “parole di fermezza nella fede, nella speranza e nella carità”: “La vostra presenza in questo periodo critico porta con sé un eloquente messaggio di speranza, esprime la prossimità della sede apostolica ai libanesi e a tutti i popoli della regione. Confidiamo che possa proseguire negli sforzi assidui perché Dio ci conceda la pace e perché i libanesi restino saldi nella loro terra e nella loro missione”.