Ogni anno sono migliaia le persone che partecipano ai prenzi di Natale promossi dalla Comunità di Sant’Egidio in tanti luoghi in Italia e all’estero. Una iniziativa nata 43 anni fa e che da allora mette al centro i più poveri, apparecchiando quella “tavola larga come il mondo” che per tanti è “motivo di speranza”, “certezza di una famiglia che non ti lascia mai solo”. Il pranzo di Natale nasce nel 1982 quando un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Erano circa 20 invitati: c’erano alcuni anziani del quartiere, di cui “eravamo amici da tempo, che in quel giorno sarebbero rimasti soli, e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade di Roma”, ricorda la Comunità. Sono passati tanti anni da quel primo pranzo: da allora la tavola si è allargata di anno in anno e da Trastevere ha raggiunto tante parti del mondo. Per coinvolgere sempre più persone c’è bisogno dell’aiuto di tanti che con un piccolo aiuto possono dare speranza in un momento come questo, così denso di “difficoltà e notizie dolorose”. Si può inviare un sms solidale (anche più di uno) o fare una telefonata da rete fissa al 45586 fino al 27 dicembre, per donare da 2 a 10 euro. Ma anche portare regali per i poveri ai centri di raccolta della Comunità di Sant’Egidio o offrire del tempo come volontari a Natale o nei giorni precedenti.