“Il mio personaggio, la castorina Nibbles, si rivela un ponte comunicativo che, attraverso l’ironia, favorisce l’unione anche nei momenti di criticità. Un invito a tutti: se ci si parlasse di più, alla fine le cose si aggiusterebbero”. Così Michela Giraud alla conferenza stampa del cartoon Disney “Zootropolis 2”, nei cinema dal 26 novembre. La comica romana è una delle voci scelte da Disney per il doppiaggio, insieme a Max Angioni, Matteo Martari, Alessandro Del Piero, Claudio Marchisio, Max Mariola e Stefania Andreoli. A quasi dieci anni dal primo titolo del 2016, che ha fruttato oltre 1 miliardo di dollari e un Premio Oscar, tornano le avventure della coniglietta Judy e della volpe Nick, ormai affermati poliziotti di Zootropolis. Diretto da Jared Bush e Byron Howard, il film è prodotto da Yvett Merino. “Il nostro primo film – ha raccontato la Merino, presente a Roma – metteva a tema il superamento di pregiudizi e discriminazioni. Nel secondo abbiamo seguito lo stesso tracciato perché il tema è ancora attuale”. Interrogata sull’IA, ha aggiunto: “Questo film è stato realizzato da 700 esseri umani, che lo hanno forgiato fotogramma per fotogramma. Gli animatori sono gli attori principali del nostro studio”. Ancora Giraud: “Un film importante, che lancia un messaggio di senso, rivolto a un pubblico di piccoli e grandi”. E, scherzando, ha aggiunto: “Ogni volta che uscivo dal doppiaggio mi sentivo come dopo una sessione di cross-fit. Prezioso il coordinamento di Massimiliano Manfredi e del suo team. All’inizio ho seguito lezioni di voce e mi sembrava di parlare come Carmelo Bene. La cosa complicata è stata tenere a bada il dialetto. La sfida più grande? Mostrare tenerezza. Io, da comica, mi sono abituata a usare più il lato ‘aggressivo’, ma per pudore”.