Bangladesh: Società di San Vincenzo De Paoli, sostegno al Dispensario delle “Suore Blu” per sostenere ogni giorno centinaia di persone vulnerabili

(Foto Società San Vincenzo De Paoli)

A Khulna, la terza città più popolosa del Bangladesh, centinaia di persone vulnerabili trovano ogni giorno cure, ascolto e sostegno grazie al progetto Dispensario delle “Suore Blu”. In una realtà in cui il 40% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà, un quinto della popolazione risiede in baraccopoli prive di servizi essenziali e soggette a frequenti inondazioni, l’82% delle famiglie più povere non ha accesso ad acqua potabile sicura, la presenza delle religiose rappresenta un presidio indispensabile.
Le fragilità sociali si intrecciano con una situazione sanitaria complessa: solo nell’ultimo anno si contano 3.850 ricoveri per dengue e 23 decessi, mentre malnutrizione, tubercolosi, malattie respiratorie e diabete continuano a colpire soprattutto chi non può permettersi cure adeguate.
È in questo contesto che si inserisce il sostegno della Società di San Vincenzo De Paoli – Consiglio Centrale di Ribera, che permette alle Suore Blu di offrire cure mediche, assistenza sociale e accompagnamento umano a bambini con disabilità, anziani soli, malati cronici e persone con disturbi psichici.
“Il vostro sostegno ci permette di curare tante persone che da sole non ce la farebbero. Il Signore vi ricompensi: vi assicuriamo la nostra preghiera per ciascuno di voi”, afferma suor Maria Teresa, referente del progetto.
Le consacrate, che appartengono al Movimento contemplativo missionario di Charles De Foucauld, assicurano cure continuative ai malati di tubercolosi, assistenza a bambini con disabilità o epilessia, supporto a persone con disturbi psichici, monitoraggio e terapie per pazienti affetti da diabete e malattie croniche, accompagnamento umano e materiale agli anziani soli.
Nel progetto Dispensario di Khulna la cura del singolo non si limita all’aspetto medico ma diventa ascolto, vicinanza, dignità restituita. “Ogni paziente ha una storia che merita cura, attenzione e rispetto”, ricorda suor Maria Teresa. Ogni incontro diventa così un impegno concreto che genera speranza, dignità e la certezza di non essere soli nei momenti più fragili.
Accanto all’assistenza medica, le consacrate coltivano quotidianamente fraternità e dialogo interreligioso, collaborando con famiglie musulmane e induiste del quartiere.
Da 192 anni, la Società di San Vincenzo De Paoli è accanto agli ultimi: oggi oltre 12.000 soci e volontari raggiungono più di 30.000 famiglie – più di 100.000 persone – in tutta Italia.
Li incontrano nelle case, negli ospedali, nelle carceri, nelle strade, portando non solo aiuti materiali ma soprattutto ascolto, rispetto e amicizia. Nascono così legami di fiducia e di speranza. “È in questa visione che si radica l’alleanza tra la Società di San Vincenzo De Paoli e le Suore Blu: un patto di carità che diventa presenza nei luoghi dove ci si sente abbandonati e restituisce futuro a chi ha più bisogno”, spiega la Società San Vincenzo De Paoli.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa