Cinema e missione: mons. Viganò (Mac), “apostolic cinema” è una nuova categoria interpretativa “che forma, educa, trasmette, persuade”

“Il volume è frutto di un lavoro di ricerca e di raccordo culturale che mi permetto di definire come pionieristico. Non è infatti soltanto una raccolta di saggi, ma è il risultato di un progetto culturale e scientifico che ha preso forma nel tempo, attraverso convegni, collaborazioni archivistiche, scavi documentari e una riflessione condivisa tra studiosi, archivisti, missionari e operatori culturali”. Così monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Memorie audiovisive del cattolicesimo (Mac), nel presentare oggi a Roma, nella sede di Propaganda fide, il volume “Cinema e missione. Fonti audiovisive e storia delle missioni cattoliche”, di cui è uno dei curatori. “Abbiamo voluto proporre – ha detto – una nuova categoria interpretativa: quella di apostolic cinema. Un cinema utile, nel senso più profondo del termine, che non si limita a documentare, ma che forma, educa, trasmette, persuade. Un cinema che si colloca all’incrocio tra pedagogia, spiritualità, antropologia e politica, e che ha saputo modellare l’immaginario cattolico in contesti di frontiera, di alterità, di dialogo e di conflitto. In questo senso, il cinema missionario si rivela anche come uno spazio di negoziazione identitaria, dove si intrecciano le tensioni tra universalismo cattolico e località culturale, tra visione eurocentrica e soggettività indigene, tra estetica del documento e retorica della testimonianza. È un cinema che non solo rappresenta, ma performa la missione, ne costruisce la memoria, ne orienta la ricezione”. In conclusione, Viganò ha voluto sottolineare il valore istituzionale del lavoro: “la collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana, con l’Archivio Storico di Propaganda Fide, con il Dicastero per l’Evangelizzazione, e con numerose realtà accademiche e archivistiche, mostra che è possibile costruire una rete virtuosa tra ricerca scientifica, conservazione documentaria e progettualità ecclesiale. È questo, in fondo, il cuore della missione della Fondazione Mac insieme al centro di Uninettuno: fare della memoria audiovisiva un luogo di incontro tra passato e futuro, tra Chiesa e società, tra sapere e testimonianza”.

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