“Ridurre il divario e la distanza tra adulti e adolescenti richiede un ascolto autentico e costante e una rete capace di riconoscere per tempo le situazioni a rischio. Una società che non ascolta bambini e adolescenti indebolisce il proprio futuro. L’ascolto deve diventare una responsabilità quotidiana e condivisa”. È questo l’appello lanciato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza all’interno dell’evento “Voce ai diritti. L’ascolto come strumento di protezione dei più piccoli”.
L’ascolto attivo di bambini e adolescenti rappresenta un elemento chiave per favorire la crescita armoniosa: ascoltare davvero i più giovani contribuisce a rafforzare la loro autostima, migliora la capacità di costruire relazioni sane e alimenta il senso di appartenenza alla comunità. Tutti aspetti fondamentali per lo sviluppo di una personalità adulta consapevole e responsabile.
In questa direzione, lo scorso anno è stata istituita per la prima volta la Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, celebrata il 9 aprile, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’urgenza di valorizzare l’ascolto attivo e promuovere politiche e pratiche concrete per la tutela dei diritti dei più piccoli. Telefono Azzurro rinnova il suo impegno per promuovere una riflessione volta a dare concretezza a questo principio lanciando un appello a genitori, istituzioni, scuola, educatori, professionisti della salute e del mondo dello sport e dei media affinché tutti si assumano la responsabilità di creare ambienti favorevoli a una partecipazione reale e incisiva dei bambini. In continuità con questo percorso il 9 aprile 2026 si terrà la seconda Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, con iniziative che coinvolgeranno il Cnel e il Parlamento.
“È urgente ricostruire un ponte tra adulti, bambini e adolescenti, oggi spesso separati da mondi che non si incontrano. Mentre i giovani vivono in ambienti digitali complessi, gli adulti faticano a comprenderli, lasciando che siano le tecnologie a colmare vuoti di dialogo e presenza. L’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali influenzano profondamente identità e relazioni dei ragazzi: per questo famiglia, scuola e comunità devono tornare a essere guide affidabili. Riconoscere precocemente i segnali di disagio – spesso minimi e silenziosi – è fondamentale e servono adulti formati e una rete integrata di istituzioni, scuola e servizi per intervenire tempestivamente. Una società che non ascolta bambini e adolescenti rinuncia al proprio futuro: l’ascolto deve diventare una pratica quotidiana e condivisa”, ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.