“Il Papa è venuto per creare con noi, per consolidare con noi un clima di amicizia, di incoraggiamento e di preghiera”. Così mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a margine dell’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana ad Assisi dopo l’incontro con Papa Leone XIV. Il presule ha ricordato che “il Papa ha pregato con noi, davanti alla Porziuncola, richiamando in Francesco un esempio luminoso per noi, un grande coraggio, di una dedizione a Cristo e agli uomini, di fraternità, che può diventare un modello per tutti e deve diventare un modello per tutti”. Baturi ha parlato di “questo clima di fraternità che è nella collegialità”, vissuto oggi “indicando l’esempio dei santi in una preghiera incessante al Padre per noi e per le nostre Chiese e per tutto il mondo di cui siamo parte e in cui siamo chiamati ad essere profezia del Regno”. Riguardo al cammino sinodale, ha spiegato che “i vescovi, esercitando la loro responsabilità propria come singoli pastori delle Chiese particolari ma in modo congiunto nella Conferenza episcopale, hanno raccolto il cammino sinodale di questi anni”, avviando “percorsi di discernimento, di riflessione perché tutti quegli orientamenti e quelle proposte emerse possono diventare corpo all’interno della grande comunione della Chiesa”. Le prossime tappe, ha aggiunto, si collocano dentro “grandi priorità, la prima delle quali è la vita di fede che deve poter essere trasmessa, testimoniata e celebrata all’interno di una comunità accogliente, prossima agli uomini e carica dell’intenzione profetica verso il Regno”. Da qui a maggio “ci attende il lavoro per poter individuare ulteriormente degli orizzonti pastorali per i prossimi anni”. Baturi ha concluso ricordando che “siamo tutti, come vescovi, come Chiesa, interpellati a continuare, come ci ha esortato a fare il Papa, questo cammino insieme, un cammino sinodale che è stile, che è processo, che si sostanzia anche in eventi”.