Uruguay: vescovi, celebrati i 200 anni della Vergine dei Trentatré. Lettera di Leone XIV, il nunzio annuncia probabile visita del Papa nel 2026

(Foto Ceu)

Rafforzare la vita e i processi comunitari, generando e promuovendo nelle nostre comunità la cultura dell’incontro, cercando di crescere nella sinodalità. Sono gli obiettivi delineati dalla Conferenza episcopale dell’Uruguay (Ceu), nel corso dell’assemblea plenaria appena conclusa, rispetto alla quale è stato diffuso un comunicato. Momento culminante, in questi giorni, la celebrazione per i duecento anni di devozione alla Vergine dei Trentatré, patrona dell’Uruguay, nel santuario di Florida, con un grande pellegrinaggio nazionale che si è svolto domenica 9 novembre.
In un clima di fede e gioia, numerosi fedeli hanno partecipato alla messa, presieduta dal card. Daniel Sturla, arcivescovo di Montevideo, e concelebrata da tutti i vescovi, oltre che da molti sacerdoti.
All’inizio della celebrazione, il nunzio apostolico in Uruguay, mons. Gianfranco Gallone, ha letto un caloroso saluto di Papa Leone XIV e ha annunciato che si spera di fissare una data per la visita del Santo Padre, molto probabilmente il prossimo anno. Nella lettera, firmata dal card. Pietro Parolin e inviata a mons. Milton Tróccoli, presidente della Conferenza episcopale dell’Uruguay, il Papa ha espresso il suo affetto per il popolo uruguaiano. Esprimendo la sua vicinanza, Leone XIV ha invitato l’Uruguay a rendere grazie per i due secoli di protezione materna della Vergine e a guardare al futuro con fiducia. Ha inoltre sottolineato che le radici cristiane del Paese sono profondamente legate alla sua storia di libertà e ha invitato tutti a rinnovare l’ardore evangelizzatore attraverso la parola, i sacramenti e il servizio fraterno.

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