Oggi a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, arriva alla firma il nuovo “Piano d’azione congiunto per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e dell’estremismo violento” a margine del Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali su giustizia e affari interni. Servirà ad attrezzare meglio l’Ue e i Balcani occidentali nell’affrontare “minacce nuove ed emergenti”, spiega la nota della Commissione europea, tra cui la radicalizzazione online, nonché l’impatto delle nuove tecnologie sulle minacce terroristiche, come i rischi associati all’uso improprio dei droni o all’uso di criptovalute per il finanziamento del terrorismo. Il Piano infatti prevede un rafforzamento della cooperazione e lo sviluppo di capacità in cinque ambiti (legislazione antiterrorismo, prevenzione dell’estremismo, cooperazione con Europol, capacità di indagini sul finanziamento del terrorismo e rafforzamento della protezione delle infrastrutture critiche e degli spazi pubblici”. Da Sarajevo il commissario europeo Magnus Brunner ha spiegato che “firmando oggi il piano d’azione congiunto, compiamo un altro passo avanti nell’approfondimento della nostra cooperazione in materia di sicurezza”, dal momento che “i Balcani occidentali non sono solo nostri vicini, ma sono destinati a diventare membri dell’Unione europea”.