“È inaccettabile impedire ad una persona di esercitare il diritto e la libertà fondamentale di parola ed è oltremodo spiacevole che questo sia avvenuto in un contesto — di studio e formazione — che dovrebbe avere sommamente a cuore la libertà e la capacità di realizzare un dialogo e confronto aperto a tutti e rispettoso di ogni provenienza e pensiero”. Lo scrive il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, in una lettera a Dario Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia, per esprimere solidarietà e vicinanza dopo il “tristissimo episodio” avvenuto lunedì scorso durante “un’iniziativa convegnistica realizzata in ambito universitario” auspicando che “le persistenti tensioni internazionali lascino spazio ad una ritrovata concordia e cessino di essere una pericolosa scintilla di odiose contrapposizioni ed ulteriori atti di antisemitismo”.