“I giovani devono farsi attori e promotori di una cultura della pace dove bellezza, giustizia, libertà diventino i pilastri di una società migliore”. A poche ore dal drammatico fatto di cronaca che ha sconvolto Palermo, con la morte del giovane Paolo Taormina, il direttore generale del Gonzaga Campus, p. Vitangelo Denora, scrive una lettera rivolta ai ragazzi della città. “Paolo, un giovane come voi, è stato ucciso mentre cercava di fermare la violenza. Non è giusto. Non è normale. E non possiamo far finta che non sia successo”, scrive p. Denora, esprimendo dolore e indignazione. “È normale avere paura. È giusto essere indignati. Ma non lasciamo che la paura diventi silenzio. Avete il diritto di vivere la vostra età in serenità, di costruire futuro in una città che vi accolga e vi rispetti. Avete anche il dovere – e la forza – di reagire con il bene, con le parole, con i gesti coraggiosi”.
Il gesuita invita i giovani a essere “protagonisti di una nuova cultura”, capace di “alzare la voce quando c’è un’ingiustizia” e di “costruire, non distruggere”. “Noi adulti, educatori, insegnanti – scrive ancora – siamo con voi. Per ascoltarvi, per camminare insieme, per sognare città più umane”. P. Denora richiama infine l’urgenza di “investimenti seri e concreti in educazione”, di scuole vive e luoghi di incontro nei quartieri: “La risposta alla violenza non può essere solo repressione. È nella formazione, nell’accompagnamento, nella comunità che possiamo ricostruire il tessuto umano e sociale della nostra città”.