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Consiglio europeo: Costa scrive ai 27 leader. Nel prossimo summit sostegno all’Ucraina e difesa militare

(foto SIR/European Parliament)

“La Russia continua i suoi incessanti attacchi contro i civili e le infrastrutture civili dell’Ucraina. Discuteremo su come intensificare il nostro sostegno all’Ucraina, in particolare riconfermando il nostro impegno a fornire sostegno finanziario al Paese per i prossimi anni e valutando possibili opzioni basate sui beni immobilizzati della Russia”. Lo scrive Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, in una lettera indirizzata ai 27 leader Ue convocando il prossimo summit del 23 ottobre. “La Russia – sostiene Costa – sta pagando un prezzo economico elevato e crescente per la sua aggressione e faremo il punto sui nostri sforzi per aumentare ulteriormente la pressione su di essa. Sia il sostegno all’Ucraina che la pressione sulla Russia rimangono i due requisiti necessari per raggiungere una pace giusta e duratura. Avremo la possibilità di ascoltare il presidente Zelensky all’inizio della discussione sull’Ucraina”.
In materia di difesa, aggiunge, “proseguiremo sul lavoro svolto a partire dalla riunione informale di Egmont di febbraio di quest’anno e daremo seguito alle nostre recenti e proficue discussioni a Copenaghen, trasformandole in impegni e decisioni concrete su progetti di capacità e governance”. La tabella di marcia sulla cosiddetta “prontezza alla difesa entro il 2030”, che sarà presto presentata dalla Commissione e dall’Alto rappresentante Kallas, “costituirà un utile contributo alle nostre discussioni. Dobbiamo dare ai nostri ministri della Difesa gli strumenti per garantirne l’attuazione e il follow-up in sede di Consiglio e rafforzare l’Agenzia europea per la difesa”. “Gli attacchi ibridi e gli avvistamenti di droni in prossimità delle nostre infrastrutture critiche, nonché le incursioni ostili nello spazio aereo degli Stati membri, sono un’ulteriore dimostrazione dell’urgenza di accelerare i lavori per raggiungere la prontezza alla difesa comune europea entro il 2030”.

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