Gaza: card. Pizzaballa, “la fine della guerra non sarà la fine del conflitto”

(Foto Fnec)

“La fine della guerra non sarà la fine del conflitto. Dovremo ricucire le comunità dal basso con tanta pazienza. Serve una narrazione lucida e solida da contrapporre a quella degli estremismi. Non vogliamo assistenza, ma supporto per costruire iniziative economiche ispirate al bene comune”. Lo ha detto il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, intervenendo in diretta alla settima edizione del Festival nazionale dell’economia civile (Fnec) a Firenze, nel dialogo con Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse. “Purtroppo – ha spiegato – non possiamo farci illusioni: l’odio che ha scatenato la guerra è ancora profondo, e non c’è una exit strategy. Quando le istituzioni politiche e anche quelle religiose vengono meno, è importante fare rete nel territorio. Questo è quello che cerchiamo di fare”. Riferendosi a san Francesco, il patriarca ha ricordato “la via del dialogo, difficile ma l’unica che conduca a qualcosa di concreto”. Il porporato ha quindi sottolineato che “abbiamo lasciato la narrativa delle vicende del Medio Oriente agli estremisti. Dal punto di vista culturale è importante costruire una narrazione scritta da quanti hanno a cuore il bene comune e vogliono la pace”. Un ruolo chiave, secondo Pizzaballa, spetta anche all’economia civile: “Non vogliamo essere assistiti, ma aiutati a riprendere in mano la vita economica. Servono strumenti, cultura e modelli per iniziare”. Per il cardinale, “questo è il momento del territorio, di chi ha desiderio di bene e visione, non di chi ha fatto la guerra”.

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