Bambini e adolescenti: Caffo (Telefono Azzurro), “benessere mentale prioritario, educare alle emozioni e alle relazioni sane”

Una delegazione di rappresentanti della Fondazione Sos Il Telefono Azzurro Ets, presieduta da Ernesto Caffo, è stata audita oggi dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino alla forma più grave del suicidio.
In Italia nel 2024 le richieste di aiuto ricevute da Telefono Azzurro sono aumentate considerevolmente con oltre 1.859 casi gestiti (155 al mese e circa 5 al giorno) attraverso la linea telefonica e chat 19696 dedicata all’ascolto. Di questi il 36,8% ha riguardato motivazioni legate alla salute mentale. A questo si aggiunge il ruolo che l’ecosistema digitale esercita sulla salute mentale dei più giovani che può amplificare stati di ansia, depressione o isolamento.
“L’obiettivo che si pone la Commissione è quello di individuare politiche adeguate per promuovere il benessere mentale dei bambini e degli adolescenti al fine di farne degli adulti consapevoli”, spiega Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro. “Un’ambizione che ci trova a fianco delle istituzioni in questo cammino. Telefono Azzurro rappresenta un presidio fondamentale di ascolto e intervento a tutela dei minori. Attraverso le nostre linee di ascolto telefonico e chat attive 24/7, abbiamo colto già da tempo i segnali di un’angoscia diffusa, costante e silenziosa tra bambini e ragazzi. Gli adolescenti di oggi sono spesso soli ad affrontare queste difficoltà, senza la necessaria preparazione o difese, mentre cercano online risposte e sollievo. Per questo motivo i giovani non possono essere lasciati soli, ma devono essere accompagnati e guidati. Dai dati emersi risulta chiaro che la formazione sulla salute mentale debba diventare un pilastro strategico”, prosegue. “Introdurre programmi di alfabetizzazione emotiva e digitale nelle scuole può aiutare i giovani a sviluppare resilienza, capacità di gestione dello stress e un uso più consapevole del digitale – osserva Caffo -. Allo stesso tempo, fornire a docenti e genitori gli strumenti per riconoscere i segnali di disagio psicologico – e le competenze per affrontarli o indirizzare ai servizi di aiuto – è fondamentale per intervenire precocemente”. Per il presidente di Telefono Azzurro, “campagne pubbliche di sensibilizzazione possono inoltre ridurre lo stigma, facendo passare il messaggio che cercare aiuto è un atto di coraggio e cura di sé, non un motivo di vergogna. Allo stesso tempo, è fondamentale innovare le modalità di aiuto e intervento. Le nuove soluzioni digitali – dalle piattaforme di assistenza psicologica alle app aiuto, fino ai chatbot basati su IA – possono integrare in modo efficace i percorsi di ascolto più tradizionali, rendendo il supporto più accessibile e personalizzato. Strumenti come ChatGPT e l’Intelligenza artificiale giocano un ruolo crescente nel promuovere il benessere mentale – a patto che vengano guidati da solide evidenze scientifiche, principi etici e dalla centralità della persona”.

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