“Fuori dall’ombra” sarà il tema della Giornata del detenuto 2025, che si celebra nei Paesi Bassi il prossimo il 12 ottobre. Un comunicato stampa sul sito dei vescovi olandesi annuncia lo slogan che connoterà la giornata vuole “richiamare l’attenzione sui detenuti in patria e all’estero, un gruppo spesso invisibile nella società”. “Nella tradizione cristiana, prendersi cura dei detenuti è una delle sette opere di misericordia e i detenuti non dovrebbero essere dimenticati”, spiegano gli organizzatori che hanno predisposto per le parrocchie e le comunità un opuscolo con materiali utili per questa Giornata: indicazioni per la predicazione, schemi per incontri di confronto, testimonianze, preghiere e canti. È disponibile on line anche un video con la storia di un ex-detenuto. Lo sforzo è, dicono ancora gli organizzatori, di “promuovere una maggiore comprensione della posizione degli (ex) detenuti e delle loro famiglie, senza sminuire la sofferenza inflitta alle potenziali vittime, per contribuire al recupero e a un nuovo inizio per i detenuti”. “Nei Paesi Bassi, circa 9.000 uomini e donne vivono nelle carceri. Hanno causato sofferenze ad altri, a volte danni molto gravi, e sono stati a loro volta danneggiati”, scrive il responsabile della Cappellania cattolica, Ryan van Eijk, alle parrocchie, spiegando che in tutti gli istituti di pena c’è una cappella in cui i detenuti si riuniscono per pregare: è una “comunità di credenti che fa parte della Chiesa” e del “Popolo di Dio, credenti in cammino, pellegrini della speranza”. Van Eijk invita i cattolici a conoscere questa realtà attraverso i cappellani dei penitenziari. La Giornata, che si celebra sempre la seconda domenica di ottobre, è nata per iniziativa cattolica, ma è diventata un momento ecumenico, a cui ora partecipano e contribuiscono sette associazioni e realtà di altre Chiese.