“Chiedo a tutti Voi, a partire dai presbiteri, dai Parroci che mi aiutano nel servizio a questa Eparchia, di porre al centro delle nostre vite, nel nuovo anno pastorale, ‘un solo Signore Gesù Cristo, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre’, vero Dio e vero Uomo”. Lo scrive l’Eparca di Lungro degli Italo Albanesi dell’Italia Continentale, mons. Donato Oliverio nella sua ultima lettera alla diocesi. “Siamo chiamati – scrive – a vivere con sempre maggiore intensità il tempo dedicato alla preghiera, personale e comunitaria, coltivando la partecipazione attiva alla Divina Liturgia, fonte e culmine dell’azione della Chiesa, per riaffermare la centralità di Cristo nella conversione quotidiana, così da testimoniare l’accoglienza nell’amore per la pace, sostenuti dalla lettura e dall’ascolto della Parola di Dio”. Da qui l’esortazione a tutti i fedeli dell’Eparchia a “divenire operatori di pace, vivendo e facendo vivere agli altri uno stato di vita che irradia gioia spirituale: a partire dal contesto in cui ciascuno di noi vive, con i propri vicini, confratelli, familiari. Seminiamo pace! Lì dove vi sono dissidi, Cristo non è conosciuto”. Per mons. Oliverio il luogo in cui si è accolti da Dio e si accoglie “il nostro prossimo nell’amore è la Divina Liturgia Eucaristica. Presbiteri, religiose, laici si facciano annunciatori della bellezza della Divina Liturgia. Noi sappiamo e abbiamo sperimentato che lì, e solo lì, il nostro corpo e il nostro spirito vengono nutriti dal cibo di vita eterna”. “Chiedo ardentemente – conclude – che venga coltivata la comunione fra il Presbiterio, intensificando la collaborazione tra presbiteri, e chiedendo a Dio Padre di suscitare nuove vocazioni; non si trascuri la pastorale vocazionale e familiare, coinvolgendo nella vita della parrocchia le giovani famiglie, i ragazzi e le associazioni laicali presenti nelle parrocchie”.