Giornalismo: Vittorio Veneto, il 20 agosto una serata dedicata a Giorgio Lago, celebre firma del Gazzettino

Nell’ambito dei “Festeggiamenti di Santa Augusta 2025”, il “Circolo vittoriese di ricerche storiche” organizza una serata dedicata al giornalista Giorgio Lago, celebre firma del Gazzettino, prematuramente scomparso il 13 marzo 2005. Nell’occasione sarà presentato il volume “Il mio Veneto e altri scritti”, curato dal Francesco Jori e da Francesco Chiavacci Lago e edito dalla casa editrice Ronzani. Pubblicato a vent’anni dalla morte, il libro raccoglie diversi articoli di Lago, che spaziano dallo sport, alla politica, ai temi di attualità del Nordest dagli anni ’80, ’90 sino agli inizi del 2000.
L’incontro vedrà la partecipazione di Francesco Chiavacci Lago, figlio di Giorgio, in dialogo con don Alessio Magoga, direttore de L’Azione, settimanale diocesano di Vittorio Veneto, e si terrà mercoledì 20 agosto, alle ore 18, presso il Museo del Cenedese, in piazza Flaminio 1, a Vittorio Veneto.
Giorgio Lago è stato protagonista di una lunga ed esemplare lezione di giornalismo: negli scritti, che spaziano dallo sport al sociale, dalla politica all’economia; nella guida di uno dei principali quotidiani italiani, “Il Gazzettino”, che ha diretto per dodici anni.
Il libro nasce per ricordarne la figura a tutto tondo: da quando, giovanissimo, affronta il percorso giornalistico diventando nel giro di pochi anni uno dei più prestigiosi giornalisti sportivi italiani; passando per la lunga direzione del “Gazzettino” che porta a livelli di vendita e di qualità esemplari; all’ultima fase da editorialista di “Repubblica” e dei quotidiani del gruppo, accompagnando i principali fatti di cronaca e di costume.
Per completare il quadro, il libro si arricchisce delle testimonianze proposte da figure di varia natura che ne hanno incrociato il percorso: personaggi della politica, della società, dello sport che hanno avuto modo di apprezzarne la qualità professionale ma anche la statura umana. Cinquecento fitte pagine che raccontano un uomo ma anche una stagione, in cui Lago ha messo al centro della sua azione il Nordest e in particolare quel Veneto a cui era profondamente attaccato, e che ha sollecitato ad assumere un ruolo adeguato alle sue ambizioni.

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