“Benvenuti o bentornati a trascorrere il vostro meritato tempo di vacanza, in questa nostra bella e amata terra cilentana, incorniciata tra la limpidezza del mare, le dolci colline e la verdeggiante montagna”. Lo sottolinea in un messaggio ai turisti il vescovo di Vallo della Lucania, mons. Vincenzo Calvosa.
“Sono certo che i sacerdoti, i religiosi che sono a servizio delle nostre comunità parrocchiali, vi accoglieranno con simpatia, con semplicità e sguardo di fede e si renderanno volentieri disponibili a farsi vostri compagni di viaggio nell’ascolto e nel dialogo amichevole, nel condividere soprattutto la grazia della preghiera, del silenzio, della contemplazione, dell’Eucaristia e del perdono di Dio, per aiutarvi a vivere anche nelle vacanze l’incontro con il Signore Gesù e a crescere nella fraternità vicendevole”, afferma il presule.
“Ognuno che viene in questa terra non trova solo mare, sole, natura, sapori mediterranei e la genuina e naturale ospitalità della gente, ma anche luoghi sacri, chiese e santuari, dove troverete diverse proposte liturgiche, spirituali e culturali che permettono a chiunque di rifocillare lo spirito, riposare la mente, e recuperare la gioia interiore dell’amorosa presenza di Dio che durante l’anno non sempre riusciamo a gustare con tranquillità. Vi esorto a non far scorrere invano questo tempo prezioso dell’estate!”, chiarisce il vescovo.
“Vi auguro che il tempo del vostro soggiorno in mezzo a noi sia occasione di svago, di silenzio e di contemplazione delle suggestive bellezze del Creato che il territorio cilentano offre per aiutarvi a scoprire l’opera del Creatore, ma sia anche una esperienza positiva, serena e rigenerante, che promuova e alimenti la gioia di un autentico incontro con sé stessi, con gli altri, con Dio”, aggiunge mons. Calvosa.
Un “saluto affettuoso e di sincera gratitudine” anche agli “operatori turistici della nostra terra: permettetemi di incoraggiarvi ad essere premurosi nell’ospitalità, attenti alla dignità delle persone, sensibili alle necessità dei più bisognosi. L’esercizio del vostro lavoro e del prezioso servizio ai graditi ospiti sia da voi vissuto con squisita carità cristiana e umana solidarietà”.
Infine, un pensiero “a tutti coloro che, per vari motivi, non potranno permettersi neppure qualche giorno di vacanza: i malati, gli anziani, le persone che hanno perso il lavoro o che si trovano comunque in gravi difficoltà economiche”. “Esprimo a tutti la mia vicinanza, assicurando un particolare ricordo nella preghiera quotidiana”, conclude il presule.