Ramadan: card. Zuppi, “nel dolore, personale e collettivo, mai spegnere la speranza”

“All’inizio del mese di Ramadan, così sacro per tutti voi, come per noi lo è la santa Quaresima, che inizia il 5 marzo, desidero raggiungervi con i miei più cari auguri e la mia preghiera”. Lo scrive l’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi, alla comunità islamica per l’inizio del mese di Ramadan. “Per noi, come forse sapete, questo è un anno molto importante, che ricorre normalmente ogni venticinque anni, e si chiama Giubileo. È un anno di penitenza, di riconciliazione e di perdono, e si accorda bene con il significato del vostro Ramadan, che è un tempo prezioso per tornare a Dio e tornare al fratello e alla sorella. Anche questo ‘tornare’, segno del pentimento, è un dono di Dio, che voi invocate come Tawwab, ‘Colui che accetta il pentimento’”.
Il card. Zuppi, inoltre, nel suo messaggio aggiunge: “C’è un’altra parola urgente, anzi indispensabile, che desidero comunicarvi all’inizio del vostro Ramadan e della nostra Quaresima: Speranza. È la parola chiave scelta da Papa Francesco per il Giubileo 2025, lanciandola con questo motto: ‘La speranza non delude’. Non è possibile volgere le spalle ai problemi e anche ai drammi del nostro tempo, così come a quelli delle nostre famiglie. Pensiamo, per esempio, alla mancanza di lavoro, di casa, di salute, ma anche di serenità nei rapporti personali. Ma in tutto questo dolore, personale e collettivo, bisogna tenere duro con la speranza, anche quando fosse solo come la luce di una candelina. Mai spegnere la speranza!”.

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