In occasione della solennità della Traslazione delle reliquie di Sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si terrà domani nella Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, i frati del santuario tracciano il bilancio delle “presenze virtuali” nel 2024: aumentano rispetto all’anno precedente anche i devoti che seguono in streaming social e web le celebrazioni giornaliere o le proposte spirituali promosse dai frati della Basilica. Con la fine del 2024 i follower della pagina Facebook italiana “Sant’Antonio di Padova – i Frati della Basilica” hanno superato quota 533mila (con un aumento di quasi 70mila rispetto all’anno precedente), mentre quelli della pagina in lingua inglese “Saint Anthony of Padua – The friars of the Basilica” hanno raggiunto quasi i 400mila follower. In generale, il portale Santantonio.org nel 2024 ha registrato più di un milione e mezzo di visite.
“Credo sia suggestivo poter guardare ai ‘movimenti’ dei pellegrini e dei fedeli che hanno fatto visita a Sant’Antonio lasciandosi quest’anno illuminare dalla speranza. L’anno giubilare che stiamo vivendo, infatti, in tanti modi ci esorta a fare respirare meglio il nostro cuore, ad aprirlo verso orizzonti più vasti senza lasciarci intristire – commenta il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina –. Vero è che nel mondo vi sono tantissime ragioni di preoccupazione; e anche nelle nostre famiglie e comunità spesso ci sentiamo ‘allo stretto’: preoccupati e ansiosi a causa di tante difficoltà. Ma è anche vero che non siamo soli! È questa la prima constatazione grata che mi sento di fare, stando in Basilica. Toccare con mano la devozione di tantissime persone sparse in tutto il mondo ci fa sperare: non camminiamo come vagabondi isolati, ma percorriamo insieme le strade della vita; speriamo insieme! Sant’Antonio ha questo ‘potere buono’, di attirarci a sé con benevolenza e di farci ‘famiglia’. Il Santo continua a indicarci le vie del Signore esortandoci a trovare luce nel Vangelo, facendoci venire la nostalgia di relazioni serene tra di noi. Facendoci anche sentire il desiderio del ‘cielo’ quando scopriamo che non vale la pena lasciarci prendere da risentimenti; meglio è seguire vie di riconciliazione con Dio, di comunione nuova tra di noi. Sono questi i ‘miracoli’ più frequenti che accadono accanto alla tomba di Sant’Antonio. Lì sembra concentrarsi una ‘energia spirituale’ che i secoli hanno depositato grazie alla devozione di innumerevoli persone. Vogliamo anche noi attingere a questa fonte di comunione e di speranza, per rimetterci in cammino con fiducia”.