(Strasburgo) Il Parlamento europeo ha condannato il sabotaggio dei cavi sottomarini Estlink2 nel Mar Baltico ad opera delle navi della cosiddetta “flotta fantasma” della Russia, avvenuto lo scorso dicembre al largo della Finlandia. “Abbiamo assistito a un aumento preoccupante delle attività di guerra ibrida da parte della Russia, nel tentativo di mettere in crisi la nostra democrazia: il danneggiamento dei cavi sottomarini nel Baltico è un rischio per la nostra sicurezza e i nostri interessi economici”. Queste le parole di Adam Szłapka, il ministro polacco degli affari Ue intervenuto a Strasburgo in rappresentanza del Consiglio. “Con le ultime sanzioni introdotte a dicembre abbiamo esteso il divieto di ingresso in porto ad altre 52 navi della flotta fantasma russa, per un totale di 71 imbarcazioni”. Szłapka sottolinea infine l’importanza di una cooperazione immediata da parte dell’Europa, garantendo “un aumento dell’attività contro la flotta fantasma per evitare che i suoi utili vadano a finanziare la guerra di aggressione in Ucraina”.
A prendere la parola anche Henna Virkkunen: la vicepresidente della Commissione europea ha evidenziato “le forti ripercussioni per le regioni del Nord anche in termini ambientali” che potrebbero verificarsi a seguito delle azioni di sabotaggio messe in atto dalla flotta russa, che naviga le acque comunitarie eludendo le sanzioni e traendo, di conseguenza, ingenti profitti dal commercio del petrolio. “Serve una governance comune a livello europeo rispetto alle tecnologie dell’infrastruttura sottomarina”, ha concluso la commissaria, invocando maggiori sforzi a livello comunitario e dei singoli Stati.